L’oro ha sempre occupato un posto di rilievo nel settore degli investimenti, sia in periodi di crisi che di crescita economica, durante i quali gli acquisti e gli ordini del metallo giallo sono stati sempre molto elevati e hanno assicurato ottime plusvalenze.
Negli ultimi mesi, l’andamento piuttosto instabile del settore immobilare e il deflusso dei titoli azionari, hanno determinato un incremento verso investimenti “minimum volatily” in grado di evitare perdite più o meno considerevoli.
Da un punto di vista speculativo, se non si vuole incorrere in brutte sorprese, ancora oggi la soluzione migliore resta quella di scegliere una commodity fungibile e finanziariamente redditizia come l’oro, giustamente considerato “il bene di rifugio per eccellenza”.
Sulla scia della trendline positiva del 2015, anche il primo trimestre di quest’anno è stato caratterizzato da un buon andamento della Borsa internazionale che determina il fixing dell’oro, aumentando la fiducia sia dei consumatori che degli investintori.
La domanda del metallo prezioso su scala mondiale, infatti, non riguarda solo il settore orafo a cui è destinato il 40% della produzione ma anche quello degli investimenti che, per la prima volta, ha superato la soglia del 35%.
Per comprendere se è un buon momento per fare acquisti o investire sull’ oro, il primo parametro da prendere in considerazione è proprio il rapporto tra domanda ed offerta, due fattori molto importanti soggetti a variazioni anche significative, capaci di condizionare il mercato di riferimento e quindi il fixing dell’oro che, dal 1919, viene fissato dalla Borsa di Londra.
L’analisi delle quotazioni è fondamentale per capire se il mercato è rialzista o ribassista: monitorare siti specializzati che forniscono stime e previsioni può essere utile per intuire il trend, ma non è un’operazione altrettanto affidabile.
Dall’andamento della Borsa è possibile stabilire quando conviene vendere o acquistare oro, sia fisico che cartaceo.
Per “oro fisico” non s’intendono solo gli oggetti preziosi reperibili in gioielleria ma soprattutto monete e lingotti verso i quali si stanno orientando la maggior parte dei risparmiatori perché, in entrambi i casi, si tratta di un tipo di investimento che assicura un buon margine di profitto e può essere dismesso velocemente in qualsiasi momento. Infatti, grazie ai piccoli tagli sempre molto richiesti (dai 3 grammi in su) sia le monete che i lingottini rappresentano un acquisto intelligente molto vantaggioso, esente da Iva ed accessibile a tutti.
Nel caso delle monete auree è bene investire in un buon titolo (più la caratura è alta, più la moneta è preziosa) acquistando pezzi in buono stato di conservazione che, al di là del loro valore nominale, garantiscono un premio elevato e non sono facilmente falsificabili come la sterlina, il marengo, le eagle, le krugerrand, il pesos, le mapple leaf o il nugget.
Per i lingotti bisogna considerare che al prezzo stabilito c’è da aggiungere il costo legato alla gestione e al deposito.
A differenza delle monete, però, i lingotti sono identificati da un numero di lotto e posizione che non li rende duplicabili e, la giacenza in appositi forzieri o caveau, li rende assolutamente inviolabili.
Sia per le monete che per i lingotti non bisogna dimenticare di chiedere sempre la certificazione di provienza ed autenticità.
Se il fixing tende al ribasso, è meglio comprare subito prima che i costi dell’oro possano risalire, anche repentinamente, come spesso accade; quando invece le quotazioni salgono bisogna approfittare per vendere.
Fanno parte dell’oro cartaceo diversi fondi di deposito ed operazioni finanziarie con scadenza fissa o variabile che seguono le oscillazioni del fixing price.
Molti di essi sono contratti derivati riconducibili al Forex statunitense che, alla loro naturale scadenza, possono fruttare considerevoli guadagni.
In Europa i più gettonati sono i “Futures e gli Etf”, offerti a condizioni molto convenienti quando il cambio euro/dollaro è favorevole alla nostra moneta.
Nonostante l’offerta ampia e variegata, realizzare un buon investimento su oro non è sempre facile perché le insidie sono tante, soprattutto se non si è particolarmente esperti.
La migliore soluzione, quindi, è affidarsi alla competenza di un “Banco Metalli” specializzato in questo tipo di operazioni che può consigliare al meglio sulle modalità e sui tempi della procedura e della negoziazione al fine di massimizzare i guadagni.
Non solo affidabile e vantaggioso nella compravendita di oggetti preziosi, oggi il moderno Banco Metalli è il vero punto di riferimento nel settore degli investimenti finanziari, sempre più core business di una attività capace di venire incontro alle reali esigenze di ogni risparmiatore.